Inaugurazione Kafkiana con Campus Frassetto e Favata e applausi scroscianti per Valerio Aprea.

Si apre così al Museo Paleobotanico Ethno’s Festival letterario 2024, con due serate affollatissime, l’8 e il 9 novembre nel paese di Martis.

Dalle metamorfosi, generatrici di epocali cambiamenti, nascono ere, storie, mondi, fantastici racconti di vite e storie cicliche che il tempo non potrà cancellare. 

E proprio sul tema della metamorfosi si è basta l’anteprima della serata dedicata a Kafka, con l’inaugurazione della mostra bibliografica a cura di Comes-Cooperativa mediateche sarde e Sistema bibliotecario Comuni dell'Anglona e della Bassa Valle del Coghinas.

In questa mostra è stato illustrato dalla coordinatrice dello Sbangl Carmelana Nuvoli, con la collaborazione di lettori e lettrici, il tema della metamorfosi a partire dalla letteratura classica fino alla letteratura contemporanea. Spazio poi ad una chiacchierata con Eleonora Cattogno che ha dialogato con l’illustratrice Sara Pilloni, ripercorrendo i suoi libri, di fiaba in fiaba fino agli ultimi lavori che l’hanno portata sino in Cina. 

La serata di apertura al Centro polivalente Vincenzo Migaleddu è stata affidata all’istrionico Giovanni Campus, in un reading biografico magistrale. Con le letture performative delle Metamorfosi di Kafka, si apre una pagina di modernità accompagnata dalla voce recitante di Maria Paola Cordella e dalle musiche originali a cura di Luigi Frassetto con la partecipazione speciale di Enzo Favata.

Questa “lecture performativa” vuole collocare Kafka nel suo tempo e nel suo contesto storico, non un mostro o un genio ma un figlio del suo tempo, con tanto da dire anche per le generazioni future, e indicare alcune delle grandi idee filosofiche che la sua lettura ha suscitato negli autori che con lui si sono confrontati. 

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