Parte dall'ateneo cagliaritano il progetto straordinariamente innovativo di creare nano-satelliti in grado di osservare gli eventi cosmici e trasmettere i dati agli scienziati sulla Terra.

A guidare la ricerca il professor Luciano Burderi, docente al Dipartimento di Fisica dell'Università di Cagliari, e il collega Fabrizio Fiore dell'Istituto Nazionale di Astrofisica, con la collaborazione di altri atenei e dell'Agenzia Spaziale Italiana.

Luciano Burderi (foto Università di Cagliari)
Luciano Burderi (foto Università di Cagliari)
Luciano Burderi (foto Università di Cagliari)

"Hermes Scientific Pathfinder" è il nome del progetto finanziato dal bando Horizon 2020 Space-20-Sci, che realizzerà complessivamente sei nano-satelliti in grado anni di localizzare entro pochi e con estrema precisione le enormi esplosioni cosmiche della volta celeste, grazie a un numero elevato di sensori e alla flessibilità data dalle piccole dimensioni di queste piattaforme ad altissima tecnologia.

"I requisiti scientifici di Hermes Sp rappresentano un'interessante sfida tecnologica per portare le piattaforme di piccole dimensioni non solo verso prestazioni più spinte - spiega Michele Lavagna del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Aerospaziali del Politecnico di Milano, partner del progetto - ma consente anche di pervenire a tecnologie più affidabili di quelle attuali nel campo dei nano-satelliti".

(Unioneonline/b.m.)
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