Oggi, nella sede delle Acli regionali a Cagliari, è stato presentato il progetto dedicato alla tutela e valorizzazione delle erbe officinali e della biodiversità sarda. Finanziato dalla Fondazione di Sardegna, l’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Slow Food Cagliari, le Acli regionali della Sardegna e l’Università per Stranieri di Perugia, con l’obiettivo di coinvolgere le nuove generazioni e le comunità di immigrati di seconda e terza generazione.

Antonella Angioni, rappresentante di Slow Food Cagliari, ha spiegato la missione del progetto: “L’intento è quello di stimolare l’interesse dei giovani verso l’ambiente unico della Sardegna e far crescere in loro la consapevolezza sulle erbe locali e i loro molteplici usi”.

Anche Mauro Carta, presidente delle Acli regionali, ha sottolineato l’importanza di portare il progetto nelle scuole, per far conoscere ai ragazzi le opportunità offerte dal territorio: “Molti studenti non sanno delle possibilità esistenti, e queste iniziative sono il mezzo perfetto per avvicinarli a nuovi percorsi formativi”.

Un aspetto interessante è stato evidenziato da Vania Statzu, che ha sottolineato come questo progetto non solo preservi la cultura ambientale, ma possa aprire a concrete opportunità lavorative. “Produzione di erbe come la menta, per esempio, può rivelarsi un’attività redditizia. Le erbe officinali hanno un grande potenziale economico, spesso poco conosciuto”.

Il progetto, che partirà a metà ottobre e si concluderà a febbraio, prevede attività pratiche e teoriche per approfondire le peculiarità del territorio sardo, la produzione locale e l’importanza della tutela della biodiversità. Il percorso formativo culminerà con un evento finale in cui saranno presentati i risultati ottenuti, offrendo un’importante occasione di riflessione e crescita per i partecipanti e le loro comunità.

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