A Cabras fervono i preparativi per la lunga processione delle scalze che, venerdì mattina all'alba, percorreranno otto chilometri a piedi tra i sentieri sterrati del Sinis, dalla chiesa di Santa Maria Assunta al villaggio antico di San Salvatore.

Lo stesso tragitto che sabato 1 settembre verrà calpestato dai "curridoris" con il saio bianco.

Saranno le donne a dare il via quindi alla festa in onore del Santo.

Quattrocento scalze vestite con l'abito tradizionale trasporteranno il simulacro di "Santu Srabadoreddu" intonando canti e preghiere.

Un rito antico tra fede, lacrime e devozione.

Con l'arrivo del piccolo simulacro, il villaggio da venerdì sarà dunque animato nuovamente e sino al prossimo 2 settembre.

Ogni pomeriggio, alle 17.30, è in programma la celebrazione della messa e, a seguire, della novena.

La sera, invece, spettacoli musicali per tutti i gusti, sagre, degustazione di prodotti tipici, mostre fotografiche e commedie teatrali.

E le antiche abitazioni costruite in "ladrini" verranno nuovamente riaperte agli amici, ai parenti ma anche ai tanti turisti che in occasione dei dieci giorno di festa visitano l'antico e suggestivo borgo del Sinis.
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