Ricorrono proprio in questi giorni, il 16 aprile, i 140 anni dalla morte di Bernadette Soubirous, religiosa e mistica francese più nota per le apparizioni mariane alle quali riferì di aver assistito in una grotta del suo paese natale, la grotta di Massabielle, e che avrebbero reso Lourdes uno dei principali luoghi di pellegrinaggio per chi professa la fede cattolica.

Una vicenda, quella di Bernadette, che continua a fare discutere, e questo anche per il mistero – rimasto insoluto – del corpo che, come evidenziano le riesumazioni del 1909, del 1919 e del 1925, continua a rimanere inspiegabilmente incorrotto.

La prima e più celebre apparizione risale all’11 febbraio del 1858, quando la giovane, appena quattordicenne, vede una “signora vestita di bianco” nei pressi della grotta di Massabielle (l’attuale Grotta di Lourdes). Bernadette rimane inizialmente sorpresa, ma successivamente fa il segno della croce e prega con lei il Rosario. A quella prima apparizione ne seguiranno altre 17, e solo nella sedicesima, avvenuta il 25 marzo del 1858, la signora in bianco rivela finalmente il suo nome dicendo all’adolescente “Io sono l’immacolata concezione”. L’ultima apparizione si verificherà il 16 luglio dello stesso anno.

Bernadette Soubirous (foto da Google)
Bernadette Soubirous (foto da Google)
Bernadette Soubirous (foto da Google)

La storia di Bernadette creò inizialmente scompiglio tra gli abitanti della cittadina, che erano divisi sulla convinzione che la ragazza dicesse, o no, la verità. Presto, però, un grande numero di persone la seguì quotidianamente nel suo percorso di devozione, alcuni per curiosità, altri perché credevano fermamente di assistere ad un miracolo.

Come Bernadette riportò più tardi alla sua famiglia e agli inquirenti civili ed ecclesiastici, durante la nona apparizione la signora presumibilmente le avrebbe detto di bere dalla sorgente che fluiva sotto la roccia e di mangiare le piante che crescevano liberamente lì, e benché sul luogo non vi fossero sorgenti conosciute e il terreno fosse duro e arido, Bernadette suppose che la "signora" volesse indicare che la sorgente era sotto terra. La ragazza fece quindi come le era stato detto e scavò nella terra, e il giorno dopo, l'acqua cominciò a fluire. Alcuni devoti seguirono l'esempio di Bernadette e bevvero dalla sorgente facendo abluzioni, cui furono presto attribuite proprietà curative.

Dal giorno in cui Bernadette aveva portato alla luce la sorgente, 69 guarigioni tra quelle verificate dall'Ufficio Medico di Lourdes e classificate come "inspiegabili", sono state riconosciute miracolose dalla Chiesa cattolica.

Oggi, a 140 anni dalla morte di Bernadette, proclamata poi Santa da papa Pio XI nel 1931, il corpo è esposto alla devozione dei fedeli nella cappella dell'antico di convento di San Gildard, a Nevers, e appare ancora in perfette condizioni, nonostante sul suo volto sia stato passato solamente uno strato di cera.

Un mistero insoluto, dunque, quello della conservazione, che ancora oggi affascina e porta a Lourdes ogni anno milioni di fedeli.

(Unioneonline/v.l.)
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