Tuvixeddu è il più grande cimitero punico del mondo, ma dal centro di Cagliari mancano le indicazioni per raggiungere la necropoli.

"Amo questo posto e ci ho portato la mia famiglia, mi stupisce che venga pochissima gente e ai turisti non venga indicato come fanno col Bastione o con Castello: con questo verde e questo panorama a me piace". Le parole sono dell'inglese Cesare Omissi, uno dei pochi appassionati di quell'angolo dimenticato e recuperato che viene preso d'assalto dai cagliaritani solo per Monumenti aperti.

"Un po' di gente viene, ma alla spicciolata", confermano dall'ingresso del parco di Tuvixeddu.

E nemmeno chi riesce a raggiungere via Falzarego trova cartelli per raggiungere l'ingresso.

Tuvixeddu è aperto tutti i giorni fino alle 21.30, non si paga l'ingresso e non c'è nessun modo per verificare quanti visitatori arrivino e in che modo. "Abbiamo visto una foto a bordo della nave da crociera e ci ha incuriosito, coi suoi buchi - rivelano due turiste giapponesi residenti in Canada - in ogni città abbiamo visitato rovine romane, ma qua è una situazione unica e completamente diversa. Nessuno ci ha dato spiegazioni, ma siamo riuscite ad arrivare".

Se il parco in ottica di turismo muove i primi passi, sono dunque evidenti le lacune tra il centro servizi abbandonato nella parte alta e i tanti spazi ancora irraggiungibili.

"Abbiamo raddoppiato le aree fruibili, ma il salto di qualità arriverà col nuovo intervento che stiamo progettando: si passerà da semplice visita in un sito archeologico a quella in un parco con valenze paesaggistiche e naturalistiche", rassicura Paolo Frau nella duplice veste di assessore alla Cultura e al Verde.

In programma alcuni interventi con un finanziamento di quasi 500 milioni a cui si dovrebbero aggiungere altri fondi regionali.
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