Quindici performer finalisti, da Usa, Gran Bretagna, Spagna, Nuova Zelanda e Venezuela, oltre che dall'isola e dalla Penisola. Tutti hanno frequentato l'anno scorso lo spazio S'Ala come residenza artistica. Il vincitore non sarà il più bravo, ma “quello che con la sua performance è stato più capace di connettersi al pubblico, di creare comunità” spiega Moreno Solinas, direttore artistico dello spazio sassarese. È la particolarita unica del Premio Internazionale S'Empatia per Arti performative che sarà assegnato sabato alle 21.

Il riconoscimento è dedicato alla memoria di Carlo Solinas, imprenditore e mecenate, ex presidente del Teatro Verdi di Sassari, instancabile promotore delle forme d'arte e degli artisti.

Il figlio Moreno e gli altri operatori del centro di residenze artistiche, sperimentazione e formazione hanno pensato di creare un premio che coniughi simpatia ed empatia, curiosità e capacità d'ascolto, professionalità e leggerezza.

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