Laura Spano, Giulia Rubiu e Alice Salimbeni sono tre studentesse del corso di laurea magistrale in Architettura dell'Università di Cagliari che hanno scelto di discutere la loro tesi di laurea all'interno del carcere minorile di Quartucciu.

Un elaborato, il loro, realizzato in parte progettando e ristrutturando alcuni ambienti dell'Istituto carcerario con il coinvolgimento degli operatori e di alcuni giovani detenuti: le studentesse hanno infatti frequentato per mesi la struttura nell'ambito del progetto "Fuori luogo" (un piano nato dalla convenzione stipulata tra il Centro per la Giustizia Minorile per la Sardegna e il DICAAR - Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambiente e Architettura dell'Università di Cagliari al fine di ripensare e riqualificare gli spazi dell'Istituto Penale Minorile di Quartucciu).

Le immagini
Le immagini
Le immagini

"Sono molto orgogliosa del segnale di responsabilità sociale, di inclusività, di accettazione della diversità, in questo caso di ragazzi che hanno fatto uno sbaglio nel loro percorso, che diamo oggi - ha detto Maria Del Zompo, rettore dell'Università di Cagliari -. Sono meravigliata di quello che avete fatto, e anche orgogliosa, perché il nostro Ateneo vuole vivere di queste cose, al di là del fatto che facciamo scienza, ricerca e cultura - ha aggiunto -. Sono contenta che le vostre famiglie abbiano accolto favorevolmente l'idea di discutere le tesi e di trascorrere un giorno così importante in un carcere - ha spiegato - è un bellissimo segnale. Quando parliamo di inclusività ci riferiamo anche a progetti come questo".

Le tesi di Alice Salimbeni ("Da le celle alle stelle: uno spazio autocostruito all'IPM di Quartucciu"), Laura Spano ("Riabilitare col colore") e di Giulia Rubiu ("La strategia Building Information Modeling and Management applicata al caso studio dell'IPM di Quartucciu") hanno approfondito alcuni aspetti specifici tra i contenuti emersi nel laboratorio di Progettazione Architettonica II svoltosi al Dipartimento di Ingegneria civile, Ambientale e Architettura, tenuto da Barbara Cadeddu, referente del progetto "Fuori luogo".

Barbara Cadeddu
Barbara Cadeddu
Barbara Cadeddu

Una delle tesi, in particolare, ha visto la realizzazione di uno spazio autocostruito all'aperto, nelle aree verdi dell'Istituto penale, per la socializzazione e l'incontro dei ragazzi con i propri familiari.

Il progetto
Il progetto
Il progetto

Al processo di costruzione hanno preso parte volontari, studenti di Architettura, di Ingegneria ma anche di Medicina, oltre ai ragazzi detenuti e agli operatori dell'Istituto.

(Unioneonline/s.a.)

© Riproduzione riservata