Un’area forse piccola, nel cuore di Cagliari. Ma un universo per chi ci vive e lavora. È il tema di “Anima di Stampace”.  Una serie di interviste che raccontano le tradizioni, gli artigiani e i negozianti di Stampace, corredate da illustrazioni e raccolte in un volume.

Il risultato del lavoro di Maria Lucia Aramu, 25 anni, nata ad Olbia, Chiara Melis, 20 anni di Monserrato, Emanuele Corongiu, 24 anni di Oristano, Matteo Calabrò, 28 anni di Sant’Antioco, e Alessandra Racugno, 27 anni di Iglesias. Domani la presentazione, alle 17.30 nella Mediateca del Mediterraneo di Cagliari. “Il progetto ha richiesto un anno, abbiamo intervistato un totale di quattordici persone, tra negozianti e artigiani”, spiegano i ragazzi; “l’idea è partita dai nostri coordinatori, ovvero Davide Siddi, già professore di acquarello all’Accademia d’Arte di Santa Caterina e proprietario della galleria Esdé, e Stefano Ferrando, docente di fotografia allo IED”.

Tra gli intervistati i titolari del negozio di artigianato sardo Azuni, quelli di Bolle Giocattoli, e molte altre botteghe, aperte da decenni o più recenti. Il progetto ha ricevuto anche l’approvazione del Corpo Europeo di Solidarietà. L’idea è valorizzare la storia di un quartiere, la sua identità, nel formato di un “quaderno di viaggio”, come lo chiamano gli autori, o Carnet du voyage: “Come quelli compilati dai viaggiatori dei grand tour nel diciannovesimo secolo”, spiegano, “una sorta di diario dove le illustrazioni si affiancano in modo omogeneo a descrizioni e testi”. 

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