Al via l'Edu Day 2020, iniziativa dedicata al mondo della scuola e dell'università e che quest'anno, in un'edizione speciale completamente digitale, vede l'alternarsi di interventi di importanti rappresentanti delle istituzioni e delle aziende, per raccontare le sfide affrontate in questo periodo e analizzare le opportunità di crescita.

Fra gli altri, anche gli interventi del ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina e del ministro dell'Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi.

“In un momento di emergenza sanitaria in cui abbiamo dovuto chiudere le scuole per salvaguardare la salute degli studenti, dei docenti e del personale scolastico e, con loro, quella di tutto il Paese, la tecnologia ci ha permesso di accorciare le distanze, di coltivare la vicinanza, anche se in un modo diverso da quello tradizionale – ha dichiarato il ministro Azzolina - La didattica in presenza non potrà mai essere sostituita dalla didattica a distanza. Ma quest’ultima è stata uno strumento importante per non lasciare soli gli studenti. È stata una didattica della vicinanza – ha sottolineato - Le scuole non erano del tutto pronte ma con una rincorsa incredibile e grazie anche ai finanziamenti erogati dallo Stato per acquistare tablet, pc e connessioni, è arrivata dove non era riuscita prima. Questo patrimonio di competenze, di dotazioni tecnologiche, di investimenti economici non deve andare perduto. Dobbiamo impegnarci a trasformare questo momento di difficoltà in un’opportunità per il futuro”.

L'appuntamento, organizzato da Microsoft, segna la prima iniziativa del colosso dell'IT a seguito del lancio del piano di investimenti per il Paese "Ambizione Italia Digital Restart", che vede proprio nel mondo dell’educazione e dei relativi strumenti e obiettivi digitali un primo importante pilastro di rilancio e crescita per l'Italia.

L'emergenza sanitaria, che ha cambiato le abitudini di molte famiglie nel nostro Paese, ha infatti reso il digitale uno strumento fondamentale nella scuola: sono circa 6.7 milioni (l'80%) gli alunni che attualmente frequentano lezioni a distanza.

L'appuntamento è sto anche occasione per presentare i primi risultati di “Emotion Revolution: Emozioni e Didattica a Distanza durante l'emergenza Covid-19”, una ricerca qualitativa di Microsoft Italia, realizzata in collaborazione con PerLAB e Wattajob, che scatta una prima fotografia degli effetti emotivi dell’emergenza coronavirus nel mondo della scuola, tra gli insegnanti e gli studenti, e che si propone di monitorarne l’evoluzione fino alla fine dell’anno scolastico.

Ecco i principali risultati emersi:

In generale, i docenti italiani intervistati percepiscono all’interno della propria comunità scolastica un clima sostanzialmente positivo, che raggiunge un punteggio di 2,9 su una scala da 1 a 5 e rilevano un buon livello di soddisfazione (3,9 su 5) rispetto a questa nuova modalità di didattica.

Interesse, determinazione e speranza sono le prime tre emozioni positive provate dai docenti italiani nei primi mesi dell’emergenza; ansia, stanchezza e insicurezza le prime tre negative, provate nella fase di picco della pandemia.

L’incertezza verso l’organizzazione scolastica futura è la principale fonte di stress per i docenti intervistati, seguita dal raggiungimento del work-life balance e dalla gestione dei carichi di lavoro.

Il 71% degli insegnanti dichiara un miglioramento significativo nel loro rapporto con la tecnologia, che ha generato notevoli benefici nello svolgimento della professione: l’uso di strumenti digitali ha reso infatti i docenti più motivati (18%), più concentrati (9%) e più soddisfatti in generale del loro lavoro (8%).

Lo sviluppo di competenze digitali da parte degli studenti è il primo vantaggio concreto delle lezioni a distanza secondo il 15% degli insegnanti, seguita dall’acquisizione di una maggiore autonomia nella fase di apprendimento, secondo il 9% del campione. I corsi da remoto infatti hanno permesso agli studenti, dai più grandi ai più giovani di acquisire capacità informatiche - dalla partecipazione a un meeting virtuale, alla creazione e condivisione di contenuti online - in tempi molto più rapidi, innescando un processo a valore che li aiuterà nel loro percorso futuro.

La mancanza di strumenti e infrastrutture adeguate – connessione internet non sufficiente e mancanza di dispositivi in alcune zone del Paese – resta il principale ostacolo alla piena implementazione delle lezioni online, indicato dal 23% degli intervistati, seguito dal numero maggiore di distrazioni a cui sono soggetti gli studenti a casa, rispetto all’aula tradizionale (14%).

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