Un museo a cielo aperto nel cuore dell’Ogliastra, dove arte e paesaggio si intrecciano in un dialogo senza tempo.

Con il progetto "Ulàssai: dove la natura incontra l'arte", il piccolo paese sardo si prepara a vivere un 2025 ricco di eventi culturali, grazie ai fondi del Pnrr – NextGenerationEU. L'iniziativa, promossa dalla Fondazione Stazione dell’Arte in collaborazione con il Comune di Ulàssai, mira a trasformare il paese in un laboratorio artistico permanente, valorizzando il patrimonio culturale, sociale ed economico del territorio.

Gli interventi previsti spaziano dal restauro degli spazi pubblici alla valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale, con una particolare attenzione all’eredità artistica di Maria Lai.

Il Camuc – Casa Museo Cannas, situato nel cuore del borgo, si trasformerà in un punto di riferimento per l’arte contemporanea, ospitando mostre, laboratori, convegni e workshop. Grazie al recente restauro, il complesso museale sarà completamente accessibile e diventerà un luogo di incontro tra artisti e visitatori, promuovendo il dialogo tra il territorio e le tendenze artistiche contemporanee.

Parallelamente, la Stazione dell’Arte, già custode della vasta collezione donata da Maria Lai alla sua comunità, sarà oggetto di un’importante riqualificazione. A partire da marzo, il museo riaprirà con un allestimento in continua evoluzione, pensato per rinnovarsi costantemente nel corso dell’anno. Oltre alla mostra permanente dedicata a Maria Lai, il museo ospiterà esposizioni temporanee e progetti interdisciplinari, creando nuove connessioni.

L’8 marzo, prenderà il via un articolato programma di mostre d’arte contemporanea, curato dallo storico dell’arte Marco Peri, con l’obiettivo di creare connessioni tra artisti internazionali e il territorio.

Il programma espositivo, che si concluderà il 29 novembre, si sviluppa attraverso tre momenti centrali: la personale dell’artista e designer Carolina Melis, che esplora il rapporto tra arte generativa, racconti grafici e animazione. Il fascino della sorpresa: un incontro inedito tra Maria Lai e Joan Mirò, due artisti mai conosciutisi in vita, ma legati da un comune universo poetico di segni e simboli. E “La vista non è ancora sguardo”: una riflessione sulle tematiche sociali, ambientali e culturali contemporanee, con opere della collezione dell’Associazione Genesi poste in dialogo con quelle di Maria Lai. 

Oltre alle esposizioni, il progetto prevede una serie di attività collaterali: laboratori, workshop, incontri con artisti e convegni sul ruolo dell’arte contemporanea in Sardegna. Particolare attenzione sarà rivolta al pubblico giovane e alle scuole, con percorsi educativi volti a rendere l’arte un’esperienza inclusiva e partecipativa.

Il Sindaco di Ulàssai, Giovanni Soru, sottolinea l’importanza di questo progetto per il territorio: «Vogliamo rendere Ulàssai un punto di riferimento per l’arte contemporanea, valorizzando l’eredità di Maria Lai e creando nuove opportunità per la comunità».

Il curatore Marco Peri aggiunge: «Cura e Futuro sono le parole chiave di questo progetto. La prima ci invita a custodire le memorie e i luoghi, la seconda a guardare avanti, promuovendo sostenibilità e innovazione». 

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