“Il paradosso di un duello che prosegue da mezzo secolo è che i Beatles si sono sciolti nel 1970 ma la gente impazzisce ancora all'uscita di una raccolta o un brano, mentre i Rolling Stones il successo devono ancora sudarselo coi concerti per mantenerlo”.

Davvero ammaliante il racconto fatto dal critico musicale Gino Castaldo sui due gruppi che sconvolsero la musica negli anni '60. Uno spettacolo con aneddoti e video che prende spunto dal libro “Beatles e Rolling Stones-Apollinei e Dionisiaci”.

C'è stato persino spazio per la chicca del video dei Dirty Mac, il supergruppo con John Lennon, Keith Richards, Eric Clapton e Mitch Mitchell che partecipò allo show dei Rolling Stones del 1968 poi mai andato in onda e "scoperto" dopo oltre 20 anni.

Conclusione degna per la terza edizione del Festival Fino a Leggermi Matto, organizzato dall'associazione Carta da Musica in collaborazione con Le Ragazze Terribili. La quarta serata, quella finale, è stata ospitata in piazza Moretti.

Altro caposaldo dell'ultimo appuntamento il capitolo dedicato a Pier Paolo Pasolini e la musica. Prima attraverso l'analisi del libro di Claudia Calabrese, stimolata dalle domande del compositore Luigi Frassetto, poi con un concerto di quasi un'ora dello stesso artista sassarese (alla chitarra) con quartetto d'archi, voce narrante (Antonio Cabras) e voce cantante (Angela Colombino).

Appassionato di Bach, il poliedrico artista e intellettuale fece da paroliere anche per canzoni musicate da Ennio Morricone o Piero Piccioni e interpretate da Laura Betti e Gabriella Ferri (soprattutto quelle in romanesco), Domenico Modugno (la celebre “Che cosa sono le nuvole”) e Sergio Endrigo che adattò in musica una poesia di Pasolini diventata poi la canzone “Il soldato di Napoleone”.

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