Otto donne, otto storie, otto sguardi diversi su una guerra che da un anno ha cambiato le vite di milioni di ucraini. 

La mostra “Diary- 8 diari fotografici in tempo di guerra”, visitabile da oggi al 10 aprile al Castello di San Michele a Cagliari, racconta sofferenze e paure attraverso 139 immagini che mostrano come la quotidianità sia drammaticamente cambiata da quel 24 febbraio 2022, giorno dell’invasione da parte dell’esercito russo.

«Volevamo mostrare il dramma umano da un punto di vista più personale, emotivo e psicologico senza proporre le classiche immagini di guerra», spiega Anna Melnikova, presidente dell’Ukranian Women Photography Organization (UWPO), l’associazione che ha organizzato la mostra insieme a Orientare srl e all’assessorato della Cultura e Spettacolo del Comune di Cagliari. «Abbiamo mostrato quello che le donne hanno dentro, e questa è arte pura».

Melnikova, co-curatrice della mostra, si commuove nel raccontare il progetto e le storie delle 8 donne protagoniste, che attraverso queste immagini non hanno voluto fare solo un reportage della guerra, ma soprattutto rappresentare la loro interiorità concentrandosi sul potere emozionale della fotografia.

«È importante porre l’attenzione su un tema così attuale ad un anno dallo scoppio di questa tragedia a due passi da casa nostra», dice l’assessora comunale alla Cultura e Spettacolo Maria Dolores Picciau.

Uno degli scatti dell'artista Marysia Myanovska dal titolo "Oh brother, where art thou" (foto concessa)
Uno degli scatti dell'artista Marysia Myanovska dal titolo "Oh brother, where art thou" (foto concessa)
Uno degli scatti dell'artista Marysia Myanovska dal titolo "Oh brother, where art thou" (foto concessa)

A Cagliari è presente una comunità ucraina numerosa che si è mobilitata subito insieme ai sardi per aiutare i connazionali. E anche questa mostra servirà a dare un contributo: parte del ricavato dei biglietti, infatti, verrà devoluto alla popolazione ucraina attraverso l’UWPO. 

Il console onorario d’Ucraina in Sardegna, Anthony Grande, ringrazia il Comune di Cagliari, ricordando che è proprio da qui che è stata avviata la prima missione italiana di aiuto all’Ucraina. «A soli 5 giorni dallo scoppio della guerra, siamo partiti con due autobus per cogliere quella che era una disperata domanda d’aiuto umanitaria a due passi da casa nostra. Ho visto con i miei occhi la guerra e sono grato a quest’iniziativa che ci porta una testimonianza diretta».

© Riproduzione riservata