Nustar, il primo telescopio spaziale capace di focalizzare i raggi X di alta energia provenienti dallo spazio e produrre immagini a questa lunghezza d'onda, compie dieci anni. E con l’occasione un gran numero di ricercatori dell'Istituto Nazionale di Astrofisica e di varie Università, inclusa quella di Cagliari, si sono dati appuntamento nel capoluogo sardo per un grande meeting internazionale, in programma fino al 22 giugno.

L’incontro è sotto la guida di Daniel Stern, Project Scientist di Nustar che lavora al NASA-Jet Propulsion Laboratory di Pasadena, e di Matteo Bachetti, ricercatore dell'Inaf di Cagliari che ha lavorato a lungo con Nustar svolgendo un importante ruolo nella calibrazione degli strumenti di bordo.

Dopo un rinvio nel 2020 per via della pandemia di Covid-19, il Nustar Science Meeting 2022 si svolge al Teatro Doglio, con 80 esperti da tutto il mondo più altri 40 connessi via web.

Il programma dura tre giorni: si alternano keynote riassuntivi dello stato del progetto da parte dei responsabili dei vari gruppi di lavoro e presentazioni su singoli risultati da parte del resto della comunità scientifica. L'occasione è speciale, perché il meeting cade esattamente 10 anni dopo il lancio della missione.

Ad essere discussi i più importanti risultati scientifici di questa decade, con uno sguardo al futuro: il coordinamento di Nustar con le missioni di prossimo lancio, e il concetto di telescopio spaziale HEX-P, che tra 10 anni potrebbe raccogliere il testimone di Nustar e rendere l'osservazione dei raggi X cosmici di alta energia ancora più facile ed efficace.

L'incontro sarà anche un'occasione unica per far incontrare la comunità astronomica internazionale con i progetti scientifici e tecnologici sardi, inclusi il Sardinia Radio Telescope di San Basilio, il Distretto Aerospaziale, Sardegna Ricerche e l'Università. 

(Unioneonline/v.l.)

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