“Cara Unione,

scrivo per informare della situazione assurda che noi cittadini residenti nel Regno Unito stiamo subendo attualmente.

Ora che le misure sul ‘green pass’ sono state emanate chiaramente, il problema del riconoscimento dei vaccini è ancora più pressante. Al momento infatti, i cittadini italiani che abbiano ricevuto due dosi di vaccino in UK non hanno modo di ottenere il green pass. Il motivo è che il ministero della salute italiano non ha ancora emanato direttive per far riconoscere il certificato di vaccinazione avvenuta in UK dal sistema italiano. Quindi noi che ci siamo premurati di farci vaccinare per viaggiare in tutta sicurezza ci troviamo nella stessa situazione di chi invece non può o non vuole essere vaccinato.

Inoltre il governo italiano sembra ricordarsi di noi solo all'ultimo momento, come dimostrato dall'ultima ordinanza per gli arrivi dal Regno Unito in Italia del 18 giugno valida dal 21 giugno (tre giorni dopo) al 30 luglio (in scadenza fra otto giorni) e che ancora non è stata rinnovata. Quindi chi come noi deve partire ai primi di agosto ancora non sa come si dovrà comportare.

Entrambi i problemi sono esasperati dal fatto che qui in UK dobbiamo fare i tamponi a pagamento. I costi vanno dalle 60 sterline in su e al momento io e il mio compagno dovremo farne almeno tre in UK e altri due in Italia. Fatevi un po' i conti per capire quanto non avere il green pass per diritto di vaccinazione e quindi solo con il tampone possa andare a impattare anche sulle nostre finanze, contando che nella nostra situazione personale lo dovremo avere per forza per poterci sposare in Sardegna tra qualche settimana.

Vi invito a leggere i commenti sulla pagina Facebook del consolato generale d'Italia a Londra per vedere la portata di questa situazione. Il personale del consolato cerca di fare del suo meglio per comunicare con noi al più presto, ma è ovvio che il problema è a livello centrale.

Cordiali saluti”.

Stefania Cauli da Bristol, UK

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