«Cara Unione,

scrivo per parlare di Uras, un paese "non a misura di bambino". Pochissimi i servizi sul territorio per le famiglie e, nell’ultimo periodo, la situazione è addirittura peggiorata. 
Partiamo dalla fascia 0-3 anni. Con la chiusura della struttura gestita dalle suore, oggi nel paese non è presente nessun asilo nido (neppure sezione primavera). Le famiglie sono costrette a fare decine di chilometri per dirigersi da Uras ai paesi limitrofi che offrono questo servizio: Arborea, Marrubiu, Arcidano, Mogoro, Terralba. 
Per quanto riguarda la fascia 3-6 anni, la mensa della scuola dell'infanzia comunale ha prezzi proibitivi costringendo ancora una volta i residenti a scegliere di frequentare scuole di altri paesi.
Più di una volta le famiglie hanno fatto presente questo disagio all'amministrazione comunale ma nessun risposta concreta, solo il consiglio ad alcune famiglie a considerare gli altri paesi limitrofi, aventi prezzi ridotti.

La situazione non migliora neppure per le altre fasce di età. Nessuna ludoteca, nessuno spazio compiti o servizio ludico o di animazione per l'inverno e tanto meno per l'estate (salvo l'impegno della chiesa).

Bambini e adolescenti si ritrovano qui senza uno spazio di aggregazione. Privi di momenti di condivisione e di crescita.

Le famiglie uresi sono costrette a scegliere se lavorare, viaggiare per portare i figli nei paesi limitrofi e vivere a Uras (con la consapevolezza che la situazione non sembra essere di interesse) oppure valutare di trasferirsi altrove.

Il paragone con gli altri paesi del circondario sorge spontaneo: perché altri paesi, con numero di residenti anche minore, hanno tutti i servizi sopra elencati?
Perché l' amministrazione non capisce che i bambini di oggi saranno i futuri adulti di domani?
Si parla tanto di misure antispopolamento ma nel pratico occorre fare molto di più. Il futuro di Uras è oggi. Si crea oggi».

Lettera firmata (*)

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