«Sardi expat, sempre più difficile rientrare in Italia»
«Previsto per il 2024 il taglio dei benefici fiscali per i lavoratori che scelgono di tornare nel nostro Paese»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Cara Unione,
sta passando ingiustamente sotto silenzio quanto prevede il “Decreto Anticipi”, collegato alla legge di bilancio 2024, con il taglio dei benefici fiscali per i cosiddetti lavoratori qualificati come “impatriati”, introdotti dal D LGS 147 /2015) e successivamente incrementati dal “Decreto Crescita” (n. 34 del 2019).
In sostanza fino a tutto il 2023 i laureati che avevano svolto un periodo di studio o di lavoro all’estero di almeno due anni, al loro rientro in Italia riportandovi anche il domicilio fiscale pagavano l’IRPEF solo sul 30% del loro reddito, e perfino sul 10% se rientravano nel mezzogiorno, Sardegna compresa. Tutto ciò per cinque anni, prolungati fino a dieci anni se acquistavano una casa o avevano un figlio minorenne, alla condizione di restare in Italia almeno due anni.
Si parlava quindi di un incentivo e di un sostegno a rientrare molto allettante per i lavoratori qualificati che desiderassero tornare in questa Sardegna desertificata di giovani. Infatti l’agevolazione ha goduto di una certa applicazione, anche se poco pubblicizzata .
Cosa si prospetta ora per il 2024? In sostanza una forte riduzione sia dell’importo (sarà tassato il 50 % del reddito di chi rientra e non più il 10 %) sia della durata (massimo cinque anni anche se si acquista una casa o si hanno figli).
In più si punta a ridurre la platea dei beneficiari, prevedendo determinati requisiti di alta specializzazione e qualificazione e escludendo chi continua a lavorare per un medesimo gruppo o datore di lavoro rispetto al periodo estero.
Ciliegina sulla torta è che invece, almeno secondo quanto ho appreso su alcune testate sportive, non c’è nessuna modifica e le agevolazioni vigenti restano valide per i club di calcio e per tutti gli sportivi professionisti provenienti dall’estero!
Ognuno tragga le proprie conclusioni su politiche di questo tipo ( e metta da parte i quattrini per i biglietti aerei dei figli). Ma attenzione: le famiglie dei ragazzi emigrati sono già solo in Sardegna un piccolo esercito».
A.B.
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