“Cara Unione,

di recente ho fatto un viaggio da Cagliari Elmas a Roma, un viaggio e dir poco sconcertante per tutta una serie di eventi.

Si parla tanto di vaccino e soprattutto di green pass e super green pass. Bene, racconto brevemente quanto accaduto.

Parto con la mia fidanzata in pullman dal mio paese, che è Guspini, poi tappa a San Gavino Monreale dove prendiamo il treno, quindi Elmas destinazione Roma.

Saliamo sul pullman, e chiediamo serve il green pass ? NO! Saliamo sul treno e chiediamo, serve il green pass o super green pass ? Nuovamente, NO! Arriviamo all'aeroporto, e non ci chiedono il green pass.

Solamente in 2 posti ci hanno chiesto il green pass o super green pass: all'accesso al gate per salire in aereo ed in un bar, dove abbiamo mangiato un panino seduti al tavolo.

Arriviamo a Roma Ciampino, saliamo in taxi e chiediamo, serve il super green pass ? NO! Arriviamo in alloggio, un B&b, e chiediamo serve il green pass ? Si, serve il green pass, ma nessuno lo scansiona.

Andiamo a fare colazione in un bar, il giorno dopo: “Sì, serve il green pass”, ma ancora nessuno lo controlla. Abbiamo pranzato in due locali diversi, uno di fronte al Colosseo ed l'altro in piazza di Spagna. Al Colosseo ci hanno detto che il green pass era necessario, ma non l'hanno scansionato. In piazza di Spagna, l'hanno scansionato. Abbiamo preso un bus turistico ed hanno scansionato il green pass. Siamo entrati al Colosseo e hanno chiesto e scansionato il green pass. Siamo saliti in bus (ATAC) non hanno né chiesto né scansionato il green pass. Abbiamo preso il taxi, niente green pass.

La parte peggiore, il giorno della ripartenza, per il rientro in Sardegna. Al gate, non hanno chiesto il green pass. Io da tutto ciò, e soprattutto da vaccinato, mi sento deluso e preso in giro.

È, inutile, istituire un green pass, se poi non ci sono i dovuti controlli.

Grazie dell’attenzione”.

Alessandro M. – Guspini

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