«Cara Unione,

circa la situazione degli ospedali sardi condivido pienamente le parole del dottor L.M. affidate alla lettera pubblicata nei giorni scorsi.

Solo chi lavora nel settore (come me) e vive la disperazione dei pazienti del nostro territorio può capire e giudicare irragionevole una decisione di questo tipo.

Anche solo pensare di utilizzare altri soldi pubblici per costruire nuove strutture, dopo averne già spesi tanti inutilmente per spostare da una struttura all'altra reparti che non sono nemmeno pienamente operativi, è veramente irrispettoso nei confronti dei cittadini. Ancor più per quelli che, come dice il dottor L.M., devono sostenere le spese mediche urgenti perché le liste d'attesa del CUP non riescono a soddisfare il fabbisogno. E quanti cittadini della nostra provincia sono anche senza medico di base....?!

Nei pronto soccorso c'è disperazione, non si riesce a sopperire alla richiesta di assistenza medica. I cittadini spesso preferiscono rivolgersi al privato anche in situazioni di urgenza sanitaria per avere risposte più celeri. E per risolvere questo dramma sanitario la soluzione sarebbe costruire un'altra struttura (la quarta in zona!!!)?!!!

Sarebbe davvero necessario che chi deve prendere decisioni in merito venisse a conoscenza almeno di un minimo di cosa si vive sul campo!».

M.C. – Una dottoressa

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