«Cara Unione,

sono stata in vacanza 15 giorni in agosto in Sardegna e la vostra terra mi è entrata nel cuore.

Oltre al mare ed alle spiagge, il paesaggio collinare è sorprendentemente verde, suggestivo, da cartolina.

Purtroppo solo in parte serberò un bel ricordo di questa vacanza, perché un fatto mi ha particolarmente rattristato.

Eravamo alloggiati in una bella casa a Capitana, in una zona residenziale di villette. Fin dal primo giorno abbiamo notato dei gatti e gattini cuccioli e una gatta che aveva appena partorito, tutti gli animali erano particolarmente magri ed affamati.

A detta del nostro padrone di casa sono gatti di nessuno, che elemosinano cibo tra le varie case di turisti e le seconde case. Purtroppo, però, il periodo di grande affluenza di turisti sta per finire e anche chi ci va abitualmente lo farà solo nei weekend.

Il mio più grande dispiacere è di non essere riuscita in quelle due settimane a trovare un'associazione che potesse interessarsi alla loro condizione, magari cercando di far adottare i cuccioli, sterilizzando le femmine, censendo una colonia felina. Ho navigato molto in rete cercando aiuto in qualche ente per la tutela degli animali, ma gran parte dei numeri erano inesistenti o troppo lontani dalla zona. Sono riuscita a trovare un'associazione, ed una volontaria mi ha promesso che cercherà di passare appena le sarà possibile.

Sono quindi andata via angosciata, non sapendo se i cuccioli sarebbero cresciuti o quantomeno quanta fame avrebbero patito (in quei giorni davo loro cibo due volte al giorno).

La mia lettera è per cercare di sensibilizzare il popolo sardo ed i turisti ad aiutare questi animali e tutti gli animali in difficoltà e a far riflettere le istituzioni a non rimanere indifferenti agli animali, soprattutto se sofferenti.

Perché non creare un numero, oltre che per le emergenze in mare, a cui ci si possa rivolgere se si vede un animale in difficoltà?.

Grazie dell’attenzione».

Creola Masiero

***

Potete inviare le vostre lettere, segnalazioni e contenuti multimediali a redazioneweb@unionesarda.it specificando il vostro nome e cognome e un riferimento telefonico. Nell'oggetto dell'email chiediamo di inserire la dicitura #CaraUnione.

(La redazione si limita a dar voce ai cittadini che esprimono opinioni, denunciano disservizi o anomalie e non necessariamente ne condivide il contenuto)

© Riproduzione riservata