«Cara Unione,

ho un'anziana zia 83enne, sola, senza figli, con un'unica sorella in vita, mia madre 81enne.

Per un gravissimo problema oncologico è stata indirizzata a Parma per un intervento. Dopo più di un mese di degenza, verrà trasferita ad un ospedale di Cagliari.

Siamo andati più volte con mio fratello per sostenere l'anziana madre, utilizzando il collegamento bisettimanale (martedì e sabato) Ryanair Cagliari-Parma e viceversa.

Quattro giorni prima delle dimissioni della zia ho acquistato tre biglietti per il trasferimento da Parma a Cagliari (io, mia madre e la zia), alla "modica cifra" di 493,71 euro. Purtroppo due giorni prima della partenza prevista per sabato 18 febbraio, per motivi di coordinamento tra i due ospedali, le dimissioni sono state rinviate. Ho dovuto insistere per procrastinare la degenza fino al martedì successivo, per via dell'unico volo diretto.

Volete sapere quanto mi è costato spostare il volo a martedì 21? Ben 861,21 euro, oltre ai 493,71 già sborsati. 

Vorrei quindi chiedere al sig. Eddie Wilson, ceo di Ryanair, se è questa la "continuità territoriale" che lui ritiene di proporre ai sardi che sono costretti a muoversi per cause di forza maggiore e per motivi di salute.

E se è questa, che se la tenga pure!».

Lettera firmata (*)

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