Cara Unione,

mio fratello ha una grave disabilità: sono quasi 40 anni che d'estate stiamo a La Caletta. Lui ama il mare, sa nuotare molto bene e, ormai, abbiamo il nostro angolo di spiaggia nel quale stare tranquilli. In questi giorni ho appreso che, tramite approvazione della variante al piano dei litorali, nel territorio di Siniscola sono state approvate dalla Giunta comunale ben 14 nuove concessioni balneari, in particolare nel tratto di spiaggia da La Caletta fino a Santa Lucia. Il pensiero che la spiaggia cambierà radicalmente, riducendo gli spazi liberi a nostra disposizione, è fonte di grande preoccupazione.

In un periodo nel quale le spiagge libere stanno diventando sempre più rare, a vantaggio di pochi e a detrimento di molti, stupisce che venga steso il tappeto rosso alle concessioni in un territorio che ha tra i suoi punti di forza proprio l'accessibilità agli spazi e un carico antropico sostenibile, che ne consente un'agevole fruizione a residenti e turisti mantenendone intatta la bellezza.

Restano da capire le motivazioni di questo horror vacui che spinge a voler saturare le spiagge di chioschi, giocattoli gonfiabili, musica e quant'altro ancora, come se i litorali fossero un nuovo centro città, creando disagi ai cittadini in cambio di un piatto di lenticchie ai Comuni.

In tutto questo, ci saranno pure delle responsabilità: quelle di chi ha deciso e quelle di chi non si è opposto. Sarebbe, forse, opportuno metterle in chiaro adesso, a futura memoria di un disastro annunciato, come sempre a danno dei cittadini che non sembrano avere tutta questa necessità di ulteriori stabilimenti.

La legge Pratobello 24 sta mostrando l'importanza di reagire di fronte a un'ingiustizia; le svendita del territorio, tuttavia, non si manifesta solo attraverso i grandi espropri, ma passa anche attraverso decisioni più piccole, che trasformano un bene di tutti ad appannaggio dei pochi che possono permetterselo. Non è un modello equo, non è virtuoso, non è sostenibile: semplicemente, non è giusto.

Un tempo, con gli abusi edilizi le spiagge soffrivano; in futuro, si dirà che le spiagge s'offrivano.

Antonio Corraine

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