«Il mistero dei turisti che comprano il biglietto sul bus e non lo obliterano, chissà perché»
L’ironica e amara osservazione di una lettrice: «Pagano il sovrapprezzo e poi lo lasciano non timbrato, forse per mancanza di indicazioni chiare?»«Cara Unione,
ho notato che molti turisti, soprattutto giovani e famiglie con bambini, acquistano il biglietto sull’autobus (pagando un sovrapprezzo) e poi decidono di non obliterarlo. Questa scelta non sembra derivare dalla mancanza di indicazioni chiare sulla necessità di convalidare il biglietto. Infatti, l’indicazione principale è scritta sulla porta d’ingresso dell’autobus ed è visibile per 0,2 secondi prima che la porta si apra.
Non è nemmeno dovuta alla mancanza di informazioni da parte di chi vende il biglietto, d'altronde sarebbe inopportuno fare come nei (numerosi) paesi in cui acquistare un biglietto dal conducente implica già il suo utilizzo immediato senza necessità di convalida. Inoltre, non è causata dall’impossibilità di muoversi all’interno di un autobus pieno all'inverosimile, poiché non è vero che esistono tratte cittadine dove il servizio andrebbe proprio potenziato.
La vera ragione sembra essere che i turisti si portino il biglietto non obliterato a casa come souvenir della loro gita in autobus, e serbino il ricordo di una multa comunicata con le parola più onomatopeica del vocabolario italiano, come "pizza" e "spaghetti": "Obliterare"! Souvenir e corso di italiano, è il top per una città turistica!».
Cristina
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