«Cara Unione, 

a proposito degli aumenti di gettoni di presenza per i consiglieri comunali. Sono d'accordo.

Visto che sino ad oggi a chi partecipava ad un consiglio comunale veniva data una vera miseria. E considerando che l'Italia è composta di tanti piccoli comuni sotto i 10 o i 5.000 abitanti, questa miseria potrebbe essere innalzata in un compenso che va dai 38 ai 54 euro a consiglio.

Chi si lamenta che siano "troppi" forse non ha mai presieduto ad un consiglio comunale come è capitato a me diverse volte.

Consigli che spesso durano ore e finiscono la notte.

Ore di impegno politico che i consiglieri levano al proprio lavoro, alle proprie famiglie o passioni.

Ponendo la propria competenza a disposizione della collettività.

E senza contare che la seduta del consiglio va preparata da prima, soprattutto se un consigliere vuole evitare brutte figure facendosi cogliere impreparato/a o deve intervenire con un proprio intervento pubblico nel corso dello stesso.

Aumentare i gettoni di presenza può rappresentare altresì un incentivo al porsi a disposizione della vita politica del proprio paese, che sempre meno le persone si sentono di fare anche perché spesso sino ad oggi il loro impegno politico più che un guadagno rappresentava una perdita economica considerando oltre ai consigli le commissioni, le occasioni pubbliche e private alle quale chi fa politica deve presenziare e tutto il resto.

Voi impegnereste il vostro tempo in qualcosa che presuppone per voi una perdita?

Direi di no.

Grazie per l’attenzione».

Maria Vittoria Dettoto

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