“Cara Unione,

Qualche giorno fa mia moglie, con regolare prenotazione, si è presentata alla Cittadella del Policlinico di Monserrato per fare diversi esami del sangue. Allo sportello, l'addetto ha fatto notare che sulla prescrizione mancava la dicitura ‘prelievo venoso’ e non potevano procedere. La soluzione era quella di pagare 3.50 euro e l'addetto l’avrebbe aggiunto, oppure andare all'ambulatorio vicino per farlo aggiungere dal medico presente. Mia moglie ha optato per la seconda scelta, impiegando altro tempo (pazienza): il medico gentilissimo.

La mia riflessione è: per fare tutti quegli esami richiesti, quanti tipi di prelievo esistono? Se non c'è scritto prelievo venoso, come procedono? Ti tagliano un braccio? E poi lo ricuciono? 3.50 euro e aggiungono a penna la dicitura. Una persona anziana forse non ha voglia di andare a cercare il medico e, ahimè, sgancia il ‘contributo’.

Mi sembra ridicolo.

Capitasse a me opterei per l'altro metodo, direi all'addetto. ‘Non c'è scritto, bene, fate nell'altro modo, quale è? Io non ho mai sentito altri metodi.

Grazie”.

Lettera firmata*

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