“Covid, mascherine e l’importanza delle regole”
“Togliere ora le mascherine è come il caso di un malato a cui il medico preposto ha sospeso le cure, solo perché c'è stato un lieve miglioramento”
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"Cara Unione,
sono un novantenne che, si può facilmente immaginare, nel corso della vita ne ha viste di tutti i colori. Ma mai come in questi ultimi anni.
Raffrontando il passato col presente tutto è peggiorato, e tra le altre moltissime manchevolezze,
senza dubbio metto al primo posto il non rispetto delle leggi, in quanto il nostro debole governo, per quanto le emani , sia pure con le solite eccezioni e clausole, che sono il gaudio dei soliti azzeccagarbugli, non ha i mezzi, o la volontà, di farle rispettare.
Ai tempi di De Gasperi e Scelba si sapeva cosa si poteva oppure non si poteva fare, e chi trasgrediva veniva perseguito e, se il caso, punito.
Ciò premesso vado al punto che più mi interessa e che dovrebbe interessare tutti, e cioè il Covid.
Secondo il mio parere, allentare le restrizioni (mascherine in primis) è stato un grande errore in quanto si può raffrontare al caso di un malato a cui il medico preposto ha sospeso le cure, solo perché c'è stato un lieve miglioramento.
Tra i motivi di ciò, che non sto qui ad elencare per intero, uno, sempre secondo me, è di dare legalità all'operato di numerosi incoscienti che, pur in periodo di obbligo, evitavano, anche con strafottenza, di utilizzarle certi della loro impunità.
Per farla breve invito i nostri governanti a non badare alle prossime elezioni, ma alla salute di tutti noi, prendendo decisioni anche impopolari. Non allentando le redini.
Un cordiale saluto”
Stefano Pittaluga
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