“Cara Unione

purtroppo la tragedia del piccolo Daniele sulle strade di Cagliari non è certo un caso isolato, seppure colpisce più di tanti altri eventi simili per la giovanissima vittima che ha perso la vita.

Aggiungo, inoltre, che immaginare una giovane mamma che da Quartu, approfittando di una bella giornata, ha pensato di portare la propria creatura a fare una passeggiata nel verde del parco di Villa Clara per imbattersi, nel passare sopra le strisce pedonali, in un fatto così assurdo e terribile, fa rabbrividire.

È stato un terribile evento già scritto ed a noi ignoto il fatto che quel giorno, e a quell'ora, una carrozzina venisse presa in pieno da un motociclista accecato dal Sole, proprio sulle strisce pedonali? Non credo proprio.

Se l'amministrazione cittadina avesse per tempo realizzato delle strisce pedonali sopraelevate, il motociclista, probabilmente uso a passare per quelle vie, avrebbe rallentato a dovere nell'approssimarvisi e magari ciò gli avrebbe consentito di evitare l'impatto o comunque di ridurne le conseguenze.

Abito nella zona del Mercato di San Benedetto e in via Bacaredda le autovetture sfrecciano senza rispetto per le persone nell'atto di attraversarla. Ogni giorno un gran numero di pedoni di tutte le età rischia, e non è un'esagerazione, la vita.

Più di una volta ho scritto al Comune per suggerire loro di sistemare dei dissuasori sotto le linee zebrate, come per esempio, quelle di viale Diaz.

Risposte? Nessuna.

Eppure, solo poche settimane fa, un ultrasessantenne è stato ucciso in prossimità del Mercato per l'impatto con un'autovettura, anch'egli nell'atto di attraversare la strada.

La maggior parte di noi è automobilista e pedone, ma non tutti si rendono conto che siamo assai più a rischio quando in una cittadina assumiamo la seconda veste; dunque è compito dell'amministrazione comunale evitare o contenere drammi come quello del povero bambino e dello sfortunato anziano che ignari del loro destino (il loro destino?), una mattina compivano il banalissimo gesto di passare da una parte all'altra di una via di un centro abitato”.

Marco S. – Cagliari

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