V iaggiare in aereo in questo periodo è complicato. Dopo il lockdown le persone hanno riscoperto il piacere di muoversi e sono fioccate le prenotazioni. Le linee aree e gli enti di gestione degli aeroporti avevano praticato ingenti tagli al personale per contenere i deficit di bilancio e, ora che la domanda è schizzata verso l’alto, il settore è impreparato a gestire la massa di passeggeri. Ne sono conseguiti scioperi, ritardi, proteste, bagagli smarriti, bivacchi negli aeroporti. Capita anche, che a causa del traffico aereo, ci siano molti minuti di attesa seduti al proprio posto sul velivolo, un tubo di alluminio che si arroventa per le temperature africane. Per ingannare il tempo, un 35enne “continentale”, come noi sardi definiamo chi viene dalla Penisola, imbarcatosi sul volo Olbia-Roma di domenica scorsa, ha pensato bene di esercitarsi nell’atavica pratica dell’autoerotismo. Attività sgradita ai passeggeri seduti intorno a lui, tra cui un’anziana signora. A nulla è valso il tentativo d coprire l’oscenità con un giornale aperto. Prima che qualcuno lo prendesse a calci nel sedere è intervenuta la Polizia che lo ha fatto scendere dall’aereo e denunciato, causando però un maxi ritardo. Certo che fra scioperi e cieli congestionati, se questa pratica prende piede (pardon, mano) si rischia di non volare più.

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