Solo dischi rotti
Caffè Scorretto
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P er favore, basta con i dischi rotti. Non è possibile che dopo una qualunque tornata elettorale in un trionfo di tramezzini surgelati e casse di Prosecco surriscaldate, arrivi urbi et orbi la promessa solenne: “sarò il rappresentante di tutti”. Ma va? E infatti con le nomine e gli incarichi di prima e ultima fascia al popolo incredulo, ma non credulone, puntuale arriva la conferma che anche questo sarà il sindaco o l’onorevole di tutti: loro. Fratelli, sorelle, cognati, amici, amiche, compari e parenti fino al centesimo grado uniti nel coro: dai che ce n’è! Battersi il petto sulla sinistra ad altezza del cuore dove chissà perché si trova anche il portafoglio, è un modo di dire che ormai non incanta più nessuno. La politica non è il calcio ma qualcosa li accomuna. Comunque sia andata all’europeo, il football continua a fare cassa per chi lo pratica e grancassa per i tifosi che si esaltano nel vedere il campione battere il cuore a stantuffo e baciare la maglia. Nel campionato successivo il goleador ripropone pari pari il copione in un’altra città e con un'altra maglia: questa è la mia patria, qui ci lascio il cuore e magari un contenzioso sostanzioso col Fisco confidando nel condono che non prevede il “grazie Roma”. Se le quotazioni calcistiche valgono più di “tres arrialis”, quelle politiche non vanno oltre un terzo di cinque centesimi.