A fine Novecento eravamo convinti (un po’ tutti, non solo Fukuyama) che il pragmatismo liberal-democratico avesse vinto e che le ideologie fossero sepolte. Almeno in Occidente, che poi è il pezzetto di mondo che ci interessa e ci preoccupa.

Perciò poi siamo rimasti spiazzati dalla grande performance del complottismo. Che è sempre un’ideologia ma anziché agli sfruttati parla ai frustrati e, trasmettendosi secondo gli schemi epidemici dei social e cambiando sede e gestori come un franchising del rancore, è più difficile da contrastare.

Senonché, dopo anni di inefficaci terapie politiche e di deboli vaccini scolastici, pare che una paziente abbia sviluppato autonomamente gli anticorpi. È la signora Pam Hemphill, informa il Corriere, che il 6 gennaio 2021 partecipò all’assalto al Congresso e per questo si è fatta 60 giorni di galera. Ora anche a lei come agli altri golpisti è arrivato il perdono di Trump, che se non altro le ripulirebbe la fedina penale, ma lo ha rifiutato. «Quel giorno avevamo torto», ha detto. E poi: «Avevo perso il mio pensiero critico. Ora so che era una setta». Ha un gran sistema immunitario, lento ma affidabile come un diesel? Oppure le ha fatto bene il carcere? Ha letto, ha fatto meditazione, pilates, che ha fatto? Bisognerebbe studiarla per benino, ma al massimo per quattro anni. Poi bisognerà candidarla alla Casa Bianca.

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