Offre Wim Wenders
Caffè Scorretto
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O ggi il Caffè è offerto dal regista tedesco Wim Wenders ai “rosiconi nonostante”, agli “scontenti comunque” e a quelli del “sì ma però e in ogni caso”. Il protagonista del suo film capolavoro “Perfect Days”, Hirayama, è un signore che trascorre tutti i suoi giorni a pulire i bagni pubblici di mezza città. Il lavoro è pesante, faticoso, ripetitivo eppure non perde la passione e il buonumore: è preciso, metodico, silenzioso, generoso. La paga è quella che è: non si lamenta. Non chatta, usa il telefonino solo per lavoro. È l’esatto contrario del collega bastian contrario, chiacchierone, distratto, che se ne infischia delle leggi e dei superiori; dice di valere molto di più e per questo fa molto meno. Hirayama non conosce l’usato e abusato del “chi me lo fa fare, “non mi compete”: fa. È il modello della quotidianità che in un tempo di scarsa occupazione, talvolta malpagata, ricorda l’antico senso del dovere che richiede i giusti diritti. È lo spaccapietre felice di costruire “una cattedrale” tra colleghi pieni di rabbia che spaccano solo sassi. Oggi è tutto una geremiade, un lamento continuo che punta con rabbia chi sta avanti e non guarda chi sta dietro. Certo, la vita non è un film ma ci sono dei film che aiutano a capire che anche chi pulisce i bagni può essere eroe del quotidiano senza ricevere la Croce di Cavaliere o sfilare a Sanremo