Nessuno è innocente
Caffè Scorretto
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M entre la pandemia confezionata in Cina dilagava lui faceva la punta ai missili. Mentre lui preparava la guerra noi, da una sponda all’altra dell’Atlantico, giocavamo di rimbalzo a chi è più “politicamente corretto”: di là i nordamericani, che rivendicano la primogenitura del tormentone; di qua noi europei a disquisire sui sessi delle parole come i bizantini dissertavano su quello degli angeli. Intanto lui, lo zar, predisponeva le truppe per l’invasione di un lembo d’Europa. A bombardamenti in corso asserisce che è stata una mossa preventiva di difesa dopo essere stato snobbato da Biden quando avanzò «eque proposte». Le sanzioni, fa sapere per interposti vassalli, non lo piegheranno. C’è da credergli. Prevedendole, da esperto scacchista ha fatto le sue mosse di arroccamento. La globalizzazione lo agevola. La sua minaccia di un conflitto nucleare non è velata. La spietatezza delle sue armate fa intendere che potrebbe premere il pulsante rosso rivelando una mente criminale finora dissimulata. Crollerebbero così le illusioni di chi persegue il bene senza considerare la forza del male. Ha scritto Tucidide: se di una guerra si parla troppo, la guerra scoppia. Aveva ragione: è scoppiata. Quando sarà finita e i reticenti diventeranno loquaci scopriremo verità oggi nascoste. Nessuno è innocente.