La signora del giallo
Caffè Scorretto
Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
N on è impossibile, ingannare un giornalista un po’ disattento. Per gabbarli tutti insieme, invece, si passa decisamente alla categoria “miracoli”: questo, proprio un giornalista dovrebbe saperlo. Ci sono poi trasfigurazioni che la scienza non sa spiegare, soprattutto del cronista che salta lo steccato e diventa politico. Dimentica chi era, e di nuovo sarà, quando la parentesi politica si chiuderà. E scorda i fondamentali.
Difficilmente, a meno che la premier Meloni non alzi controproducenti barricate, continueremo ancora per molto a chiamare ministro (della Cultura) l’ex direttore del Tg2, Gennaro Sangiuliano da Napoli. Perché dichiara troppo, e in modo fantasioso assai.
C’è una donna, Maria Rosaria Boccia: è un’influencer che, evidentemente, lo influenza. Pur senza ruolo, lo accompagna spesso. Fatti privati? Non proprio: ad esempio, c’era in una trasferta a Pompei per decidere il percorso dei ministri al G7 della Cultura. Sangiuliano dice che le trasferte, per la signora, non sono pagate con soldi pubblici, e lei sui social subito dice: «Non ho speso un euro». Il ministro aggiunge che Boccia non ha avuto accesso a documenti riservati, e lei su Instagram ne posta due. Inoltre, dice che l’ha conosciuta a maggio, e lei posta una foto che li ritrae sorridenti il 5 agosto 2023. E lì, improvvidamente, sorride anche Sangiuliano. Liscio come l’olio.