Il tempo delle more
Caffè Scorretto
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S petterà agli avvocati, difendere il dirigente comunale di Sestu arrestato con l’accusa di aver intascato una tangente legata a un impianto alimentato dal fotovoltaico. Ironicamente, una cosa fatta alla luce del sole. Ma siccome tanti processi mediatici si sono poi sgretolati nei Tribunali, meglio attendere i tre gradi di giudizio per sapere se è corruzione o una svista investigativa.
Quel che invece già vale, è il dubbio su quanto ci possiamo fidare dell’istituzione a noi più vicina: il nostro Comune. Tutti i Municipi fanno i salti mortali per garantire i servizi con pochi fondi e altrettanto personale. E noi, come di fronte alla sanità ormai in caduta libera, allarghiamo le braccia.
Ma davvero le difficoltà sono sempre reali? Dubbio lecito, se ogni anno arriva l’intimazione al pagamento delle società di riscossione scelte dai Comuni per recuperare il mancato versamento della Tari, oppure dell’Imu, che già abbiamo onorato. Con la mora, oltretutto. Se paghiamo, al concessionario va un aggio. E se ogni anno versiamo i tributi, ma poi arriva la contestazione, qualcosa di strano c’è. Ci fanno perdere tempo, e chi non trova le ricevute deve svenarsi di nuovo. Senza difesa dal proprio Comune.
E allora, nel migliore dei casi, che cosa dobbiamo pensare davanti a chi sbaglia così tanto, ma si vede rinnovare l’appalto? E nel peggiore dei casi?