U na scuola elementare dello Utah ha vietato la Bibbia dopo le proteste di un genitore che trova il testo “violento e volgare”.

Ok, è evidente che stiamo parlando di un fesso, che peggio di lui c’è solo chi gli dà retta e che, volendo soffermarsi sugli elementi formali, quelle critiche si attagliano a tutta la cultura occidentale, dalla tragedia greca alle barzellette di Gino Bramieri (tranne non a caso la parte più melensa della produzione Disney). Ma questo avviene dopo il licenziamento da un’altra scuola Usa di una prof rea di aver mostrato una foto del David, noto nudista di marmo che si esibisce da secoli in piazza a Firenze. Apparentemente sono storie sorelle, in realtà sono opposte. I No-David sono nell’album di famiglia della destra americana di oggi e quindi della nostra di domattina: bigotti, moralisti, spaventati da un pene di pietra quanto da un vaccino. I No-Bibbia sono di sinistra: sono gli stessi che censurano Mark Twain in nome del politicamente corretto e sbianchettano qualunque dato culturale che evochi un retaggio bianco-maschio-ingiusto e quindi il mondo come in effetti è stato fino a 5 minuti fa. I primi temono il futuro e le diavolerie moderne tipo il darwinismo, i secondi si vergognano del passato e vogliono immolare la memoria sull’altare del senso di colpa.

Vedi un po’ con chi ci tocca passare il presente. Meno male che dura un attimo.

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