L e cronache estive non regalano solo gossip (sciocco ma innocuo) ma anche notizie drammatiche se non tragiche. I femminicidi conoscono un’escalation inarrestabile, così come le violenze sessuali. L’ultimo episodio a Lignano Sabbiadoro, località friulana che – mi pare di ricordare – fosse meta di Gigi Riva per curarsi con le sabbiature le botte rifilategli (e restituite con gli interessi) dagli arcigni difensori dell’epoca. In questa località, che dovrebbe essere amena, cinque giovani hanno violentato una ragazza, attirata con un pretesto in una casa. Il padre della ragazza, venuto a sapere del fatto dalla figlia in lacrime, si è presentato nella casa degli orrori in costume da bagno e infradito e ha sfondato la porta a spallate alla ricerca degli aggressori. «Non è stata una spedizione punitiva», ha raccontato il genitore, «volevo soltanto vederli in faccia». Ma non c’è riuscito. «Si sono chiusi nel bagno. Piagnucolavano, supplicandomi di andare via. Ho capito di trovarmi di fronte a persone insignificanti e ho lasciato stare». D’accordo, la giustizia fai da te è esecrabile, non c’è alcun bisogno di vendicatori della notte, eccetera eccetera. Eppure, a me questo signore sta maledettamente simpatico.

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