Pochi conoscono un tale di nome Sandro Gozi. Vi sveliamo chi è. É un eurodeputato italiano eletto in Francia; ma, si sa, sulla Ue siamo quasi tutti disinformati. Non la consideriamo ancora, come dovremmo, gran parte del nostro destino. Perciò questo signor Gozi è per molti un illustre sconosciuto. Invece è uno che conta. La sua carriera politica, movimentata e ondivaga, è di rilievo. Dopo giovanili entusiasmi per la fiamma missina e varie tappe intermedie, ha trovato rifugio tra i Ds. Ora fa parte della scuderia di Renzi, nel cui governo è stato sottosegretario alla Presidenza. Dal 5 maggio 2021 è segretario generale del Partito democratico europeo. In questa veste ha dichiarato che «la Commissione Ue chiederà agli operatori continentali di bloccare X o di smantellare totalmente la piattaforma nel territorio dell’Unione». Elon Musk, che di X è il proprietario, è politicamente molto scorretto. Ha persino intervistato Donald Trump e non Kamala Harris andando a pareggiare i conti con chi aveva fatto il contrario. Meglio espungerlo, e con lui i milioni di abbonati alla sua piattaforma. Lo sapevamo, e questa è la conferma, che la Ue se non è una falsa democrazia è una democrazia incompleta: perché demanda le scelte e le decisioni ai tecnici, ai burocrati, agli algoritmi dell’intelligenza artificiale. E affida ai Gozi la vigilanza sulla libertà d’espressione.

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