L ’estate, non saprei dire perché, è il periodo dell’anno a più alto tasso di cafonaggine. La spiaggia è una fiera di pessime maniere, così come in generale i luoghi di vacanza. Di turisti cafoni ne abbiamo a bizzeffe: dai ragazzotti che fanno il bagno nei canali di Venezia (immaginate la limpidezza delle acque), da chi si rinfresca nella fontana di Trevi, a chi va a spasso sulle dune di sabbia con il fuoristrada. A Pompei è accaduto di peggio: un turista australiano ha girato per le rovine in sella a uno scooter. Insomma, una bella passeggiata in moto, come se niente fosse, all’interno di una delle aree archeologiche più belle del mondo. Il tour della maleducazione è andato avanti sino a quando i carabinieri hanno bloccato il giovane e lo hanno denunciato. «Non sapevo che fosse proibito», la cialtronesca giustificazione dell’australiano. Ma non pensiate che la cafonaggine sia appannaggio delle classi meno abbienti della popolazione. Christian De Sica ha tuonato contro i ricchi cafoni che postano sui profili social foto di privé di discoteche alla moda e di motoscafi di lusso. «Come si può essere così cafoni», ha sentenziato l’attore, celebre per aver girato numerosi film eleganti, di gran gusto e di rara raffinatezza che resteranno nella storia del cinema.

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