L o staff di Trump ha scaricato l'avvocata Sidney Powell perché oltre a denunciare i soliti brogli elettorali li ha attribuiti a Chavez, che sarà certamente perfido & comunista ma è pure morto da 7 anni. Ora, in un ambiente che detesta la realtà come se fosse un gadget fighetto da progressisti, tipo i Birkenstock o i casali in Maremma, finire isolati per averla detta grossa è come farsi squalificare per blasfemia a un contest di bestemmie. La cosa è interessante perché mostra la prima crepa nella corazza fantasy del trumpismo: prendiamo nota, almeno sull'inerzia dei morti i donaldiani convengono col resto dell'umanità. Ci servirà domani, visto che il tossico inverno del presidente Usa non segna la fine di un'era, ma l'inizio.

Stiamo entrando nella Guerra Fresca, cosiddetta perché si combatterà a suon di fresche, frescacce e fresconerie. Sarà una guerra sporca e confusa e il fronte - questo è il punto - è trasversale. Il benintenzionato che whatsappa fra i suoi contatti l'allarme per la chiusura di Report senza prendersi la briga di controllare se è vero (bastano 4 secondi su Google o sul sito del programma) fa il gioco del nemico. E aumenta le nostre chance di ritrovarci in ginocchio, a cercare a tentoni pezzi di verità in una notte paurosa dove tutte le vacche sono nere come le bufale.

CELESTINO TABASSO
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