P remessa: l'Italia riceverà moltissimo denaro dall'Ue e ha già detto di volerlo investire anche per diventare un Paese meno ingiusto verso le donne, oltre che più verde e più smart.

Svolgimento: si potrebbe finalmente abbassare l'Iva sugli assorbenti dal 22% (beni di lusso) al 4% (generi di prima necessità)? È vero, l'Ue finanzierà solo investimenti e non spesa corrente, però il ministro dell'Economia Franco ha confermato che ci sarà un piano B per sostenere le idee meritevoli anche oltre i paletti del Recovery. E poi sì, è vero anche che a suo tempo Gualtieri ridusse l'Iva sugli assorbenti biodegradabili: un'idea simpatica, peccato che siano pochi e più costosi degli altri, e che due milioni di italiane vivano in povertà. Per capirci: non si sconfigge la fame detassando le trofie di kamut.

Che il ciclo non sia un lusso è una verità evidente: se finora nessuno ha tagliato l'Iva sugli assorbenti è perché lo Stato è furbo (nelle accise sul carburante c'è ancora l'imposta per la crisi di Suez del '56) e perché la politica è maschia, e i maschi arrossiscono davanti alla parola mestruazioni. Se è vero che dopo la pandemia nulla sarà come prima e che questo ormai è un mondo nuovo eccetera, potremmo mettere da parte furbizie e imbarazzi e fare una cosa semplicemente giusta?

CELESTINO TABASSO
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