M olto rumore per nulla. O, constatata la provenienza, quasi nulla. Se si può dare della bastarda, con ratifica giudiziaria, a Giorgia Meloni, perché a quell’anima candida di Susanna Cherchi, grillina che del grillismo incarna l’alta morale e lo stile, non dovrebbe essere consentito di invocare per la premier e i suoi pericolosi accoliti un passaggio estremo a piazzale Loreto? Dove appesi a testa in giù farebbero un figurone davanti alle telecamere e ai selfie del popolo coleottero festante e rassicurato dall’eliminazione dei loro nemici. Nemici, non avversari politici. Soltanto per i nemici che attentano alla vita e all’integrità di uno Stato, alla libertà dei suoi cittadini e alla democrazia si può opporre tanta brutalità. La deputata di Iglesias, con piglio e cipiglio, rivolgendosi al governo ha annunciato il suo programma: «Col karma non si scherza. Prima o poi la pagherete voi, i vostri figli e i vostri nipoti. Mussolini l’hanno messo a testa in giù, non dimenticatelo». Tre generazioni da eliminare. La casta Susanna, che forse pratica riti induisti e invoca il karma come forza vendicatrice, è un’insegnante di matematica in pensione. Ma continua a dare i numeri. Un commento colto al volo in spiaggia nel vento di scirocco: «Forse questa signora ha parlato alla Camera dei deputati dopo avere fatto una sosta al bar». Sì, al bar Cinque stelle.

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