Al momento giusto
Caffè Scorretto
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A Geoffrey Hinton, professore dell’Università di Toronto e psicologo cognitivo, ritenuto uno dei padrini dell’intelligenza artificiale, è stato conferito, in coppia con John Hopfield, il Nobel della fisica. Alla pioggia di elogi e congratulazioni Hinton ha risposto «Grazie, sì, ma …». Ma che cosa? «State attenti –ha ammonito-: credo che dobbiamo prendere sul serio la possibilità che le IA diventino più intelligenti di noi e che abbiano obiettivi propri, tra cui quello di assumere il controllo della società. Se lo faranno saremo nei guai». Si profila un futuro distopico che spaventa, quello di un uomo schiavo della macchina inventata, sfidando la perfidia del diavolo, dalla sua piccola bio intelligenza. Però … però perché non mettere alla prova questa nostra luciferina creatura e utilizzarla a nostro beneficio? Perché, se diventerà più intelligente di noi, non delegare a lei la soluzione dei problemi che affliggono l’umanità, che per nostra demenza rischia l’estinzione? Guardiamoci intorno. Biden, Putin, Xi Jinping, Khamenei, Zelensky, von der Leyen, Guterres: vi sembrano abbastanza intelligenti da assicurare pace e benessere ai popoli della Terra? La loro intelligenza si è già dimostrata umanamente stupida. L’IA, forse, è comparsa nel momento giusto. Affidiamole il governo della Terra. Sperando che IA non sia soltanto il primo dittongo di un raglio.