Telefonata tra il ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, e il presidente dell'Associazione Italiana Calciatori, Damiano Tommasi.

Al centro della conversazione, la situazione di stallo dei tornei di calcio per l'emergenza coronavirus e le polemiche sulle novità contenute nell'ultimo Decreto Conte per le attività sportive nella Fase 2, che dà priorità alla riapertura per gli sport individuali.

Una priorità definita proprio dall'Assocalciatori "discriminante".

Spadafora, dicono fonti ministeriali, ha spiegato a Tommasi che "non c'era altra scelta rispetto alla

differenziazione nella ripresa degli allenamenti tra sport individuali e sport di squadra". La scelta del Governo, ha aggiunto Spadafora, è dovuta alle indicazioni stringenti del comitato tecnico scientico, secondo il quale gli sport di squadra prevedono lo spostamento di un maggior numero di persone.

Un duro commento al Decreto è anche quello del presidente della Lazio Claudio Lotito. "Al di là dei diritti televisivi, dei valori economici che esistono e sono importanti quello che conta far capire è l'importanza del ruolo sociale del calcio", ha detto il numero uno del club biancoceleste. Aggiungendo: "Rischiamo danni irreparabili per centinaia e centinaia di milioni, se non ripartiamo. Quel dpcm è illogico": così, in una

intervista al Tg2 il presidente della Lazio, Claudio Lotito..

"Un giocatore che appartiene a uno sport individuale si può allenare nei centri sportivi, un giocatore che appartiene a unosport di squadra non si può allenare - dice ancora Lotito - troveremo Immobile e Dzeko a Villa Borghese, e Insigne sul lungomare Caracciolo. E' una cosa assurda".

(Unioneonline/l.f.)
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