Adriano Panatta, ex fuoriclasse del tennis tricolore, affida le sue scuse a Marco Sau a L'Unione Sarda, ma non fa marcia indietro sul caso del "sorcio nero".

Ci tiene tuttavia a precisare il senso della frase che ha usato per descrivere il gol del 2-2 di Sau con la Roma a "Quelli che il calcio" su Rai Due.

"La mia è solo ironia romana", spiega in un'intervista che sarà pubblicata sul quotidiano in edicola.

"Se qualcuno si è risentito per quel che ho detto mi scuso, ma la mia era solo una battuta in romanesco. L'intenzione era quella di elogiare la furbizia dell'attaccante del Cagliari che, come un topolino, è riuscito a far breccia nella difesa giallorossa".

Panatta, poi, "abbraccia" virtualmente Marco Sau: "È un ottimo calciatore. E il Cagliari non me ne voglia: la Sardegna, dove ho tanti amici, è sempre nel mio cuore".

Lorenzo Piras

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