L'anno solare più vincente della storia biancoblù da quando è approdata in serie A.

Dopo il successo di ieri su Cremona, il bilancio totale del 2019 è di 54 vittorie, il pareggio col Pinar Karsiyaka (Sassari già qualificata rinunciò all'ultimo canestro) e soltanto 15 sconfitte. Vale a dire il 78% di successi.

In più la bacheca si è arricchita con la Europe Cup, primo trofeo europeo, e la seconda Supercoppa Italiana.

Nessun'altra squadra italiana può vantare un simile rendimento: neppure le ricche Milano e Virtus Bologna, neppure Venezia, che pure ha vinto il tricolore.

Un cammino così strepitoso da essere superiore persino a quanto di ottimo fatto da Sassari nelle annate solari 2014 e 2015, che hanno portato due trofei a testa, anche se per correttezza va rimarcato come le coppe europee fossero più impegnative, trattandosi di EuroCup ed Eurolega.

Le cifre sono comunque le migliori, anche se vengono riferite alle sole competizioni italiane: campionato, Coppa Italia e Supercoppa.

La Dinamo targata Pozzecco (con le prime settimane del 2019 sotto Esposito) ha ottenuto 36/49, il 73%, praticamente tre partite vinte ogni quattro.

Il Banco del 2014, quello di Sacchetti che ha chiuso la stagione coi due Diener e l'ha aperta con la formazione del triplete, ha ottenuto 33 successi italiani in 53 partite, quindi il 62%. Invece nel 2015, l'anno dello scudetto, il bilancio è di 26/44.

Con una precisazione: le ultime cinque settimane la formazione sassarese era guidata da Marco Calvani, subentrato all'esonerato Sacchetti.

Numeri che presi tutti insieme confermano la capacità della società guidata dal presidente Stefano Sardara di mantenere ad alto livello la squadra, con una costanza seconda solo a quella di Milano.
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