E' morta Franca Valeri.

L'attrice, nata a Milano, aveva compiuto cent'anni lo scorso 31 luglio.

Proprio in occasione di questa ricorrenza le era stato consegnato il David di Donatello alla carriera, il primo David ricevuto dall'interprete nonostante la sua prolifica carriera al cinema.

Nata nel capoluogo lombardo il 31 luglio del 1920 con il nome di Franca Maria Norsa, aveva vissuto sulla sua pelle le persecuzioni contro gli ebrei (lo era suo padre) salvandosi dalla deportazione solo grazie a un amico all'anagrafe, che le falsifica la carta d'identità.

Si dilettava con le caricature fin da bambina: ha cominciato a lavorare in teatro, affermandosi nella compagnia del Teatro dei Gobbi, solo dopo la fine della seconda guerra mondiale.

Ha esordito sul grande schermo con Federico Fellini, che la scelse nel suo "Luci del varietà". Seguiranno diversi altri film, al fianco di Totò e Alberto Sordi.

Negli anni Sessanta è diventata la protagonista indiscussa del varietà italiano: indimenticabili i suoi personaggi, la signorina Snob, Cesira la manicure e la sora Cecioni.

"La morte non ci deve impressionare. E' una componente della vita, e se ne può sorridere, a costo di accentuarne le conseguenze, le paranoie e i riti. E poi io ho avuto sempre la fortuna d'avere il teatro che mi parlava in tasca, e quando ho perso per strada gli affetti, ho potuto far affidamento su nuovi giovani amici, e sui miei amati animali", aveva dichiarato l'attrice.

(Unioneonline/F)
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