"I miei nonni sono di Ittiri. Sono nato a Erba, in provincia di Como, ma ogni volta che torno in Sardegna mi sento casa". L'attore Francesco Mandelli sarà, ancora domenica sera, a Cagliari, nella sala Eleonora d'Arborea, all'interno del polo bibliotecario in via Falzarego 35, per l'ultima replica, alle 19, del monologo "Proprietà e atto (esilio permanente)" dal testo del drammaturgo statunitense Will Eno, uno degli esponenti di punta del minimalismo teatrale statunitense. Nelle sue opere riflette, tra humor nero e acuta indagine psicologica, sul male di vivere e sugli aspetti che condizionano la comunicazione tra le persone. Francesco Mandelli confessa di "aver accettato la sfida del teatro e del monologo, dopo la lettura, due anni e mezzo fa, dello straordinario testo di Eno".

Classe '79, ha debuttato in televisione nel 1998 nel programma di MTV Italia, "Tokusho" in veste di co-conduttore insieme con Andrea Pezzi. All'interno dello show veste i panni del "nongiovane", soprannome con cui viene conosciuto dal pubblico di MTV, che poi diventerà "nongio" per abbreviazione. Da lì il successo al cinema: "Tutti gli uomini del deficiente" di Paolo Costella, "Ora o mai più" di Lucio Pellegrini, "Manuale d'amore" di Giovanni Veronesi, "Natale a Miami" e "Natale a New York" di Neri Parenti, "Generazione 1000 euro" di Massimo Venier. Insieme al suo collega Fabrizio Biggio è autore e coprotagonista della serie "I soliti idioti" per quattro stagioni su MTV, dalla quale sono tratti due film campioni di incassi nel 2011 e 2012. Con il monologo portato a Cagliari "ho avuto voglia di provare cose nuove e di cambiare. La gente mi conosce per i personaggi comici che ho interpretato in commedie a volte graffianti e sopra le righe. Ho indossato un'altra maschera. Il nostro lavoro, bellissimo e stimolante, offre questa opportunità".
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