Paolo Palumbo ha stregato il Teatro delle Vittorie di Roma.

Grande emozione questo pomeriggio per il ventiduenne oristanese che è stato accolto sul palco da un lunghissimo applauso. Quasi a voler abbracciare quel ragazzo che su una sedia a rotelle, con il respiratore e il comunicatore oculare, era pronto a cantare all’audizione per Sanremo Giovani.

"Per me, che non ho mai calcato un palcoscenico, l’emozione è tremendamente grande".

Poche parole davanti a un pubblico curioso e affascinato da quel guerriero che con occhi vispi e veloci sul video riesce a cantare. È tra i 65 prescelti per le selezioni per Sanremo Giovani: Paolo è sul palco insieme al fratello Rosario che da tempo ormai gli presta gambe e braccia e non lo lascia solo un minuto.

Parte la musica, Paolo inizia a duettare con l’amico oristanese Cristian Pintus in arte Kumalibre. Sulle note della musica, la voce metallica del comunicatore si trasforma e “Io sono Paolo” è un rap che arriva al cuore di giuria (presieduta da Amadeus) e pubblico. La canzone di Paolo si carica di un messaggio di coraggio e speranza. Alla fine applausi, complimenti e il cuore di Paolo corre a mille.

"I risultati dell’audizione si conosceranno nelle prossime ore - commenta - ma per me è già un grandissimo successo essere arrivato con qui".

Un piccolo sogno che si avvera: "Ho un’adrenalina così grande da farmi pensare di essere a un passo dalla guarigione. Di sicuro mi sta guarendo l’animo".
© Riproduzione riservata