"The Eye of the Beholder" è uno di quei thriller che non si scordano facilmente: serrato, ricco di colpi scena e ribaltamenti della trama sino alla fine.

Viene difficile immaginare che si tratti dell'opera prima di un ragazzo di soli ventisette anni, ma è proprio così.

Nicola Camoglio ha realizzato un sogno che inseguiva fin dall'adolescenza in Sardegna, prima di trasferirsi a Göteborg, non ancora ventenne, e iniziare in Svezia una nuova vita.

Dopo un'anteprima a Cagliari in dicembre, al cinema Odissea, la pellicola debutterà proprio a Göteborg il 2 e 3 maggio; per ritornare a Cagliari, probabilmente, nella seconda metà di giugno.

Sempre a maggio farà parte della selezione ufficiale dell'International Film Festival di Nizza, dove ha ottenuto tre nomination per il miglior montaggio, la fotografia e l'attore protagonista, Michele De Luca. "Volevo che 'The Eye of the Beholder' (letteralmente 'L'occhio dell'osservatore') rispecchiasse quello che mi ha formato come persona", racconta Camoglio.

"Tutti i membri della troupe sono ragazzi sotto i trent'anni che provengono da diversi paesi d'Europa. Il film, recitato in italiano, inglese, francese e spagnolo, ha un respiro europeo anche se tutto inizia e ritorna a Cagliari, città che amo profondamente anche se vivo in Svezia".

"Si tratta di un lavoro completamente autofinanziato, in parte con il crowdfunding, in parte con i risparmi dei tanti lavori e lavoretti che ho trovato per mantenermi, e con quelli investiti da altre persone che hanno creduto nel progetto", prosegue il giovane regista.

Il percorso, per "The Eye of the Beholder", è soltanto all'inizio.

Luca Mirarchi

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