Si celebra il 14 novembre la Giornata Mondiale del Diabete. Un'importante occasione, con tante iniziative in programma anche in Italia, per accendere i riflettori su una malattia che colpisce sempre più anche nel nostro Paese. E che non risparmia nemmeno i più piccoli.

I casi diagnosticati segnano un +3% nel range 0-14 anni, e sono circa 20mila fra bambini e adolescenti i pazienti costretti a convivere con il diabete mellito tipo 1, la forma 'giovanile' della malattia che ha un esordio molto precoce, spesso al di sotto dei 36 mesi d'età.

Grazie alla somministrazione di insulina, secondo la Società Italiana di Diabetologia (SID) la vita dei piccoli può tuttavia svolgersi nella normalità con tre mosse ad hoc: iniezioni quotidiane, più volte al giorno, di insulina; una diabeto-dieto-terapia senza limitazioni e eccessive privazioni, salvo un maggioro controllo di carboidrati, zuccheri e grassi; regolare attività fisica.

LA PIC-TERAPIA - "È il fondamento della cura – spiegano gli esperti – e prevede la somministrazione di insulina più volte al giorno con un'iniezione sottocutanea. La quantità può variare in base alle attività e all’età del bambino, ma nuovi dispositivi come iniettori a penna, molto pratici e semplici da utilizzare, hanno facilitato il trattamento. Compito del genitore è non fare pesare questa 'necessità vitale per i piccoli, facendo vivere anche la terapia come un evento parte della quotidianità, da condividere insieme, come il momento della convivialità a tavola".

LA DIETA - "Non sono necessarie eccessive limitazioni ma solo piccole attenzioni alla dieta, riguardo ad esempio l'assunzione dei carboidrati. Sono da preferire – spiegano, sempre, gli esperti SID - quelli derivati da cereali integrali e legumi che contengono carboidrati complessi, vegetali e frutta che apportano invece zuccheri semplici con il valore aggiunto di un apporto complessivo di fibre, sostanza di cui sono ricchi tutti questi alimenti e preziosa per il benessere generale dell’organismo, anche dei piccoli".

Nella dieta non è importante solo cosa mangiare, ma anche come farlo: "La prima regola è non saltare mai la colazione".

IL MOVIMENTO - "L'esercizio fisico, specie se aerobico, è parte integrante del piano di trattamento del diabete anche nei bambini. Oltre alle ore di ginnastica fatte a scuola bisognerebbe arrivare a una quantità settimanale di tre ore sportive o di movimento. Una regolare attività fisica, infatti, non solo aiuta a combattere lo stress ma svolge anche importanti benefici sul metabolismo: migliora la sensibilità all'insulina, riduce i livelli di trigliceridi e di colesterolo cattivo (LDL) a vantaggio di quello buono (HDL), aiuta il controllo della pressione arteriosa e previene le malattie cardiovascolari".

(Unioneonline/v.l.)
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